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Mobilitiamoci ORA per fermare la guerra all'Iran!

L'appello del movimento No War negli Stati Uniti.
Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi avremo bisogno del vostro aiuto per organizzare e mobilitare un movimento popolare contro un'altra guerra illegale statunitense, basata su altre menzogne riguardo ad "armi di distruzione di massa.!» 



La minaccia effettiva di un tale attacco è stata resa evidente la scorsa
settimana, quando il primo ministro israeliano Ehud Olmert, rivolgendosi a
una commissione dell'AIPAC (American Israel Public Affairs Committee) a
Washington DC, ha dichiarato che il programma nucleare iraniano va fermato
"con ogni mezzo possibile". Democratici e repubblicani sembrarono uniti
nell'esprimere sostegno incondizionato a questa posizione, presentando lo
sviluppo - assolutamente legale - di energia nucleare da parte dell'Iran
come una grave minaccia alla "pace mondiale".
Questa minaccia ben coordinata è salita di livello dopo che Olmert è tornato
in Israele dai suoi incontri statunitensi. A poche ore dal suo rientro, il
vicepremier Shaul Mofaz ha definito la guerra contro l'Iran "inevitabile" .
Il primo ministro Olmert ha poi soffiato sul fuoco, facendo eco a Bush nel
dichiarare che "tutte le opzioni, compresa quella militare, devono restare
sul tavolo". Il viaggio di Bush attraverso le capitali europee è stato
impostato sulla stessa linea minacciosa contro l'Iran.

Nel frattempo, il 28 maggio Asia Times Online ha scritto che
l'amministrazione Bush sta pianificando di lanciare un attacco areo contro
l'Iran nei prossimi due mesi. Secondo l'articolo, due importanti senatori
informati sull'attacco, Dianne Feinstein, democratica della California e
Richard Lugar, repubblicano dell'Indiana, intendono dichiarare pubblicamente
la loro opposizione all'attacco, ma l'articolo previsto sul New York Times
non è ancora uscito.

Anche l'ex ministro degli Esteri tedesco, Joschka Fischer, il primo giugno
ha avvertito il quotidiano israeliano Haaretz che Bush e Olmert sembrano
aver preventivato di porre fine al programma nucleare iraniano "con mezzi
militari piuttosto che diplomatici" .

L'unica possibile opposizione alla crescente minaccia di una nuova guerra
può venire dalla popolazione, non dai politici. E' essenziale che prendiamo
sul serio questa minaccia e cominciamo a mobilitarci ora.

Stop War On Iran è stata la prima campagna popolare internazionale lanciata
per opporsi alle intenzioni guerresche dell'amministrazion e Bush. Dal suo
lancio in 2005, ha generato più di mezzo milione di petizioni inviate a
politici eletti e media. Abbiamo tenuto incontri in giro per gli Stati Uniti
e portato i nostri manifesti e i nostri scritti a dozzine di raduni
antiguerra locali e nazionali.

Ma è chiaro che dobbiamo fare di più. In questo momento il movimento
popolare non può rimanere in silenzio. Nelle prossime settimane e nei
prossimi mesi, dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per mobilitarci per
fermare un'altra guerra criminale per il petrolio. Abbiamo bisogno del
vostro aiuto - per favore firmate la petizione che trovate qui
http://stopwaronira n.org/petition. shtml; fatela circolare tra gli amici, i
colleghi, i compagni di classe; stampatela e portatela in ogni centro
d'aggregazione. Firmate la petizione