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volontario msgsv

10 guerre, 10 menzogne mediatiche*
 
*Piccolo inventario della disinformazione*
 
di Michel Collon – www.michelcollon.info
 
 
Contro Venezuela ed Ecuador, Bush recupera la strategia delle "armi di
distruzione di massa".
 
Tutte le guerre devono essere precedute da una grande menzogna mediatica.
Attualmente, Bush minaccia Venezuela ed Ecuador. Domani l'Iran? E dopo? A
chi toccherà in quel momento.
 
Con il presidente Uribe, narcotrafficante e sterminatore di indios (quattro
milioni di emarginati) nel ruolo di marionetta. Uribe pretende di aver
trovato nell'indistruttibile computer di Raul Reyes (FARC) le prove
dell'appoggio di Chavez al "terrorismo" e alla militarizzazione della
regione.
 
Periodici come *Le Monde* fanno eco a questa campagna di propaganda per la
prossima guerra di Bush. Ricordiamo semplicemente quante volte gli stessi
Stati Uniti e gli stessi mezzi di comunicazione ci hanno già manipolato. "Ci
giustificano" ogni grande guerra con ciò che più tardi (troppo tardi)
apparirà come un'informazione falsa. Un rapido inventario…
 
*1. Vietnam (1964-1975):*
 
Menzogna mediatica: il 2 e il 3 agosto il Vietnam del Nord ha attaccato due
imbarcazioni statunitensi nel Golfo del Tonchino.
Ciò che abbiamo saputo in seguito: l'attacco non è mai esistito. E' stato
un'invenzione della Casa Bianca.
Obiettivo reale: impedire l'indipendenza del Vietnam e mantenere la
dominazione statunitense sulla regione.
Conseguenze: milioni di vittime, malformazioni genetiche (agente arancio),
enormi problemi sociali.
 
*2. Granada (1983):*
 
Menzogna mediatica: si accusa la piccola isola dei Caraibi di costruire una
base militare sovietica e di mettere in pericolo la vita di medici
statunitensi.
Ciò che abbiamo saputo in seguito: totalmente falso. Il presidente Reagan ha
costruito il pretesto da cima a fondo.
Obiettivo reale: impedire le riforme sociali e democratiche del Primo
Ministro Bishop (che è stato assassinato).
Conseguenze: repressione brutale e ristabilimento dell'influenza di
Washington.
 
*3. Panama (1989):*
 
Menzogna mediatica: l'invasione aveva come pretesto la cattura del
presidente Noriega per traffico di droga.
Ciò che abbiamo saputo in seguito: Noriega era un prodotto della CIA ma
reclamava la sovranità del canale al momento della cessazione della
concessione agli USA. Intollerabile per gli Stati Uniti.
Obiettivo reale: conservare il controllo statunitense su questa via di
comunicazione strategica.
Conseguenze: i bombardamenti statunitensi hanno ucciso tra i 2.000 e i 4.000
civili, ignorati dai mezzi di comunicazione.
 
*4. Iraq (1991):*
 
Menzogna mediatica: gli iracheni hanno rubato le incubatrici del reparto
maternità di Kuwait City.
Ciò che abbiamo saputo in seguito: invenzione totale di un'agenzia
pubblicitaria pagata dall'emiro del Kuwait, Hill & Knowlton.
Obiettivo reale: impedire che il Medio Oriente resistesse ad Israele e
riuscisse a rendersi indipendente dagli USA.
Conseguenze: innumerevoli vittime della guerra e dopo un vasto embargo anche
sui medicinali.
 
*5. Somalia (1993):*
 
Menzogna mediatica: Kouchner "sale sulla scena" come eroe di un intervento
umanitario.
Ciò che abbiamo saputo in seguito: quattro società statunitensi avevano
comperato un quarto del sottosuolo somalo, ricco di petrolio.
Obiettivo reale: controllare una regione militarmente strategica.
Conseguenze: non riuscendo a controllarla, gli Stati Uniti sottoporranno la
regione ad un caos interminabile.
 
*6. Bosnia:*
 
Menzogna mediatica: l'impresa statunitense Ruder Finn e Bernard Kouchner
mettono in scena presunti campi serbi di sterminio.
Ciò che abbiamo saputo in seguito: Ruder Finn e Kouchner mentivano. Erano
campi di prigionieri per scambi. Il presidente musulmano Izetbegovic lo ha
riconosciuto.
Obiettivo reale: spezzare la Jugoslavia, troppo a sinistra, eliminare il suo
sistema sociale, sottomettere la zona alle multinazionali, e controllare il
Danubio e le rotte strategiche dei Balcani.
Conseguenze: quattro anni di una guerra atroce per tutte le nazionalità
(musulmani, serbi, croati), provocata da Berlino e prolungata da Washington.
 
*7. Jugoslavia (1999):*
 
Menzogna mediatica: i serbi attuano un genocidio degli albanesi del Kosovo.
Ciò che abbiamo saputo in seguito: invenzione pura e semplice della NATO,
come ha riconosciuto Jamie Shea, il suo portavoce ufficiale.
Obiettivo reale: imporre il dominio della NATO sui Balcani, e la sua
trasformazione in polizia del mondo. Installazione di una base militare
statunitense nel Kosovo.
Conseguenze: duemila vittime dei bombardamenti della NATO. Pulizia etnica
del Kosovo da parte dell'UCK, protetta dalla NATO.
 
*8. Afghanistan (2001)*
 
Menzogna mediatica: Bush pretende di vendicare l'11 settembre e di catturare
Bin Laden.
Ciò che abbiamo saputo in seguito: non esiste alcuna prova dell'esistenza
della rete (Al Qaeda, ndt). In ogni caso, i talebani avevano proposto di
estradare Bin Laden.
Obiettivo reale: controllare militarmente il centro strategico dell'Asia,
costruire un oleodotto che permetta il controllo della fornitura energetica
del sud dell'Asia.
Conseguenze: una vasta occupazione e un grande incremento della produzione e
del traffico di oppio.
 
*9. Iraq (2003):*
 
Menzogna mediatica: Saddam era in possesso di pericolose armi di distruzione
di massa, ha affermato Colin Powell all'ONU, prove alla mano.
Ciò che abbiamo saputo in seguito: la Casa Bianca ha ordinato ai suoi
servizi di falsificare o fabbricare le prove (affare Libby).
Obiettivo reale: controllare tutto il petrolio e ricattare i suoi rivali:
Europa, Giappone, Cina…
Conseguenze: l'Iraq sprofondato nella crudeltà, le donne condannate alla
sottomissione e all'oscurantismo.
 
*10. Venezuela-Ecuador (2008?):*
 
Menzogna mediatica: Chavez appoggia il terrorismo, importa armi, è un
dittatore (però, il pretesto definitivo non è stato ancora scelto).
Ciò che già sappiamo: si sono sperimentate varie menzogne mediatiche: Chavez
spara contro il suo popolo, Chavez è antisemita, Chavez è militarista… E la
demonizzazione continua.
Obiettivo reale: le multinazionali statunitensi vogliono il controllo del
petrolio e delle altre risorse di tutta l'America Latina. Hanno paura della
liberazione sociale e democratica del continente.
Conseguenze: Washington sta scatenando una guerra globale contro il
continente: colpi di Stato, sabotaggi economici, ricatti, installazione di
basi militari vicino alle ricchezze naturali.
 
In sintesi, tutte le guerre vanno precedute e "giustificate" con un grande
menzogna mediatica. E il nostro inventario è ben lontano dalla completezza!
 
Per impedire le guerre è imprescindibile smascherare queste menzogne
mediatiche quanto prima e nel modo più ampio possibile. Grazie per la
diffusione di questo testo e, se possibile, della sua traduzione
(comunicandoci questa traduzione). Nella guerra dell'informazione la vera
forza è nostra!
 
*Sulle menzogne mediatiche:*
 
Attualmente molti pretesti per le guerre e menzogne mediatiche sono emersi
alla luce. Altri, al contrario, continuano a circolare. Ad esempio, sulla
Bosnia e la Jugoslavia esponiamo le prove della disinformazione nei
libri *Poker menteur *e *Monopoli*.