Secondo gli avvocati si tratterà comunque di una sentenza storica perché
è la prima volta (dopo il 1996) che gli Stati Uniti si sono costituiti
in giudizio.
Grazie
Marina del Comitato VialeBombe di Pordenone-Aviano
www.vialebombe.org
*L’8 luglio, la Cassazione* discuterà se la presenza di *atomiche in
Italia* sia o meno ammissibile.
Venerdì 4 luglio, alle ore 11.30, presso l’ufficio per l’Italia del
*Parlamento Europeo, in via IV Novembre 149 – Roma*, si svolgerà una
*Conferenza stampa* per illustrare motivazioni e portata dell’*azione
legale in corso contro il governo USA* in cui si chiede la *rimozione
delle atomiche depositate nella base di Aviano*. Saranno presenti i
promotori della causa ed i loro legali.
Parteciperà l’on. Luisa Morgantini, vicepresidente del EuroParlamento.
*******
La notizia è di pochi giorni fa, diffusa dall’infaticabile Hans
Kristensen: la maggior parte dei siti di stoccaggio delle armi atomiche
che gli Stati Uniti detengono in Europa non rispettano gli standard di
sicurezza del Dipartimento della Difesa.
Varie ispezioni, svoltesi tra il 2007 ed il 2008, lo hanno dimostrato.
Secondo indiscrezioni una delle basi “a rischio” sarebbe Ghedi-Torre ed
è per questo che *le 40 testate atomiche dovrebbero essere spostate ad
Aviano,* giudicata evidentemente una base più sicura.
Si tratta di una ulteriore conferma di quello che *cinque cittadini
italiani ed il Comitato Via le bombe*, sostenuti dall'associazione
internazionale di avvocati contro le armi nucleari IALANA, hanno esposto
nella *causa civile contro il Ministero della Difesa degli Stati Uniti
*per chiedere la rimozione delle bombe atomiche dalla base di Aviano (22
dicembre 2005).
Le armi nucleari sono intrinsecamente pericolose e costituiscono un
rischio per le popolazioni che abitano nei pressi delle basi che le
ospitano.
Ancora più fresca è la notizia, terribile, che Israele, potenza
nucleare, starebbe preparando un attacco preventivo contro l'Iran.
È con questo stato d’animo che ci stiamo preparando al *prossimo 8
luglio*, giorno in cui, *a Roma,* nel chiuso della camera di consiglio,
la *sezione civile della Corte di Cassazione deciderà se un giudice
italiano, Alberto Rossi del tribunale di Pordenone, potrà o meno
pronunciarsi sulla nostra richiesta.*
* *
I precedenti non sono a nostro favore (ultimo il caso Calipari, nel
quale la Cassazione ha stabilito che il marine che lo ha ucciso non può
essere processato in Italia) ma è anche vero che la questione sollevata
è del tutto nuova.
Dopo la decisione della Corte di Giustizia Internazionale (guarda caso
dell'8 luglio 1996), che aveva stabilito l'illiceità dell'uso e della
minaccia dell'uso delle armi nucleari, *per la prima volta gli Stati
Uniti si sono costituiti in giudizio per difendersi* da una domanda di
rimozione delle bombe nucleari presenti in un territorio di un'altra
nazione.
*Lo spessore di questa causa*, nella quale si discute di un futuro
possibile "crime against humanity", *non è infatti paragonabile con
alcuno dei processi del passato recente.*
*L'Italia è uno stato non nucleare aderente al Trattato di non
proliferazione e gli Stati Uniti non potevano consegnare armi atomiche
all’esercito italiano, né questi poteva accettarle, né potevano essere
depositate nel nostro territorio.*
Se l’8 luglio del 2008, così come l'8 luglio del 1996, saranno due date
qualsiasi o saranno invece tappe importanti verso il disarmo nucleare
non dipende solo dal contenuto delle sentenze, ma dalla nostra
determinazione a non voler mai più rivedere gli orrori di Hiroshima e
Nagasaki, e a non sobbarcarcene la responsabilità.
Quella stessa determinazione dei cittadini vicentini, e del popolo della
pace che li ha sostenuti, riconosciuta dal Tribunale Amministrativo del
Veneto che, lo scorso 18 giugno, ha bloccato i lavori per la costruzione
di una nuova base militare a Vicenza con una storica sentenza.
Invitiamo tutti a non chiudere gli occhi di fronte al pericolo nucleare,
a non considerarlo un fenomeno del passato, ma al contrario,
indipendentemente dalle posizioni politiche di ciascuno, chiedere a gran
voce, in tutto il mondo, che queste terribili armi siano immediatamente
messe al bando e smantellate.