Pubblicata in data 20/11/2003
Un grande dolore è il sentimento che ha accomunato tutti, dopo la morte dei soldati italiani in Iraq. Un dolore che ci fa credere ancora con più forza che la guerra è sbagliata, come i 110 milioni di persone nelle piazze di tutto il mondo aveva gridato con forza, lo scorso 15 febbraio. L’invio delle truppe italiane non doveva avvenire. L’Italia, come già fece nella prima guerra del golfo e in Kosovo, ha voluto accontentare ancora una volta l’amico americano, imbarcandosi in una guerra di occupazione con enormi perdite umane, da una parte e dall’altra.
I soldati italiani si aggiungono alle migliaia di persone che sono finora morte in questa guerra. Ribadiamo il nostro fermo no, senza se e senza ma, all’occupazione militare dell’Iraq, e invochiamo il ritiro delle truppe (americane, inglesi, italiane...) da questo stato. Solo la cessazione dei combattimenti potrà ridare alla popolazione irachena la possibilità di costruire il proprio futuro su basi pacifiche e democratiche. Soltanto la rimozione delle cause del terrorismo (povertà, emarginazione, disperazione) potrà davvero gettare le basi per un futuro di pace e sicurezza per tutti. MANIFESTAZIONE A MILANO: BASTA MORTI - BASTA GUERRA VIA LE TRUPPE ITALIANE DALL'IRAQ Raccogliamo l'appello di Parigi dei movimenti italiani del Forum Sociale Europeo per la giornata nazionale di iniziative per la pace e il ritiro immediato dei soldati italiani dall'Iraq. Vogliamo fare sentire la voce di chi pensa che i morti siano tutti uguali, cioè evitabili. Ci avevano raccontato che la guerra era finita. Non era vero. Le 26 vittime italiane ed irachene di Nassiriya ci ricordano che la guerra non è finita e che anche l'Italia è in guerra. In Iraq c'è un'occupazione militare che produce morte e sofferenza, nuova guerra e altra violenza. Solo la fine dell'occupazione militare può mettere fine alla guerra. Anche a MILANO riportiamo nelle strade e nelle piazze le bandiere della pace. SABATO 22 NOVEMBRE ALLE ORE 15.00, con partenza in San Babila, MANIFESTAZIONE per la pace e il ritiro immediato delle truppe italiane dall'Iraq.