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logomsgvArriva la mini-naja: da una parte vengono tagliati i fondi, oltre che a scuole e università, anche al servizio civile nazionale, un’esperienza di crescita ed educazione ai valori della pace, della nonviolenza e dell’impegno sociale e civile, e dall’altra si stanziano 20 milioni di euro per corsi di 3 settimane al fine di avvicinare i giovani ai valori delle armi e della guerra.

Il paradosso è che il progetto si pone nell’abito delle “iniziative per la diffusione dei valori e della cultura della pace e della solidarietà internazionale tra le giovani generazioni”: stanziati €6.599.720 per il 2010, €5.846.720 per il 2011 e €7.500.000 per il 2012, per un totale di € 20.000.00 Per l’intero servizio civile nazionale, invece, sono stati stanziati €125.000.000 nel 2010, contro i €170.000.000 del 2009, con una riduzione di €45.000.00.



Durante la Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile si è espressa grande preoccupazione per la riduzione degli stanziamenti che rischiano di mettere in crisi l’esistenza stessa del servizio civile nazionale. Meno investimenti, meno volontari, quest’anno 24.747 contro i 43.416 del 2007. Oggi il 60% dei volontari viene destinato a progetti di assistenza tra cui quella ai disabili, sopperendo alle inefficienze statali, quando dovrebbe essere aperto a tutti coloro che sono disposti a mettersi in gioco nel sociale e non trasformarsi in una fonte di manodopera a basso costo La legge è stata depositata il 1 aprile 2010. Ora si sta cercando di far passare il tutto con un emendamento alla finanziaria già approvato dalla Commissione Bilancio del Senato.

L’Ass. Mondo Senza Guerre e Senza Violenza
accoglie quindi l’appello “contro gli investimenti alla formazione militare”, promosso dalla Tavola della Pace. L’articolo 11 della Costituzione Italiana – dichiara Emanuela Fumagalli, portavoce dell’Associazione - sancisce che “l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Crediamo che la promozione della pace con uno sguardo costruttivo al futuro non possa prescindere da un impegno concreto che passa attraverso la promozione e formazione di una cultura nonviolenta, e non attraverso investimenti volti a mettere nelle mani di alcuni ragazzi un’arma pronta a fare fuoco.

Per ulteriori informazioni potete contattare

Emanuela Fumagalli – Portavoce nazionale Mondo Senza Guerre e Senza Violenza
Cel 338.3474227

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