Egregio Signor Console,
con questa lettera vogliamo manifestare il nostro completo disaccordo per il trasferimento dei diritti sovrani della Repubblica Ellenica a terzi, che decidono "in absentia” contro la volontà del popolo greco.
Queste decisioni distruggono qualsiasi concezione di democrazia parlamentare e mettono in pericolo il concetto stesso di democrazia in Europa.
Appuntamento per consegnare la lettera al console greco - 13 luglio 2010 ore 18.30 - Consolato Greco, via Turati 6 MILANO
Scarica: Lettera al Consolato Greco
Esprimiamo pertanto la nostra solidarietà al popolo greco, che sta sperimentando un terrorismo economico senza precedenti, con la negazione del diritto al lavoro e alla pensione, un drammatico peggioramento delle condizioni di vita e un rapido e pianificato aumento della disoccupazione.
La Grecia deve difendere i suoi diritti sovrani, interrompere la collaborazione con il Fondo Monetario Internazionale, cancellare il Memorandum di Intenti, rinegoziare l’ammontare del debito nazionale indagando sulle responsabilità illegali e disdicevoli e cercare alleati all’interno dell’Unione Europea per chiedere il congelamento del debito a livello europeo.
Allo stesso tempo il paese deve intraprendere iniziative diplomatiche che assicurino stabilità alla regione e permettano un’immediata e drastica riduzione delle spese militari, che costituiscono un grave peso per l’economia greca.
Consideriamo ciò che sta accadendo in Grecia un attacco economico a tutti i cittadini europei e siamo determinati a usare ogni possibile metodo nonviolento per la sua sospensione, attraverso una pratica dinamica di disubbidienza civile in tutta Europa.
Vorremmo informarvi che proteste simili stanno avvenendo in diverse città europee, come forma di solidarietà con il popolo greco.
Facciamo appello al governo greco perché respinga le misure imposte dalla Banca Centrale Europea, misure ingiuste e anti-democratiche che causeranno in modo inevitabile instabilità e violenza in Grecia.
Tali misure mettono in pericolo il concetto di democrazia proprio nel luogo che ha visto la sua nascita.